ATZARA

ATZARA

Antonio Sanna

2021-12-05 16:17

Atzara, città del vino, ha una forte connotazione di pratiche agricole e saperi tradizionali e fa parte del Mandrolisai, area geografica intercomunale con fort

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Atzara

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Atzara, città del vino, ha una forte connotazione di pratiche agricole e saperi tradizionali e  fa parte del Mandrolisai, area geografica intercomunale con forte vocazione enogastronomica.

Conosciuta sin dal medioevo per la produzione vitivinicola di eccellenza, grazie alla presenza di numerosi vigneti e di un particolare microclima.
Il centro storico è suddiviso negli antichi rioni di Su Fruscu, Lodine, Montiga e josso, Montiga e Susu, Sa Cora Manna, Su Cuccuru de Santu Giorgi e Tzùri, con vecchie case e gli edifici di carattere più monumentale costruiti prevalentemente in granito.
Di una certa importanza la chiesa di San Giorgio, edificata anteriormente al 1205. Caratteristica è la chiesa parrocchiale di Sant'Antioco martire,  della fine del XV secolo, con semplice facciata liscia e grande rosone centrale, in stile gotico aragonese e  torre campanaria precedente in stile romanico.
Nei dintorni si conservano i resti di "domus de janas" (località di Corongiu Senes), "tombe dei giganti" e il nuraghe di Abbagadda.

 

Cosa Vedere

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Museo D'arte Moderna

 

Le tematiche trattate nelle opere sono diverse, ritroviamo infatti dei temi tradizionali ma anche paesaggi trattati secondo tendenze espressionistiche.

Varietà di stili dunque, di periodi storici, ma sempre grandi personalità artistiche che hanno segnato la storia dell'arte, non solo di Atzara, ma dell'intera Sardegna.

San Giorgio

 

Alla parrocchiale di Sant'Antioco si perviene dalla Via Regina Margherita attraverso strette viuzze che si schiudono in una piccola piazza irregolare il cui aspetto medioevaleggiante deriva dall'austerità della facciata della chiesa e dal contesto urbano ricco di testimonianze del passato.

L'edificio dovette sorgere a cavallo tra il XVI e il XVII secolo, in linea con la tendenza sincretistica e popolareggiante che caratterizza l'architettura provinciale del periodo nell'Isola.

Sant'Antioco

 

Il prospetto dell'edificio di culto, espanso in larghezza, presenta un paramento murario dal taglio accurato tutto in trachite; il terminale piano è risolto da un cornicione sul quale poggiano i merli, sempre in trachite, trilobati.

Il portale è sormontato da un rosone dotato di raggiera a colonnine raccordate da archetti; due finestre semicircolari, sui lati, illuminano le navate laterali. Sul lato destro e in parte incorporata alla chiesa, è la torre campanara, a canna quadra, in trachite, con specchiature distinte orizzontalmente da cornici marcapiano e monofore a sesto acuto e a tutto sesto.

La torre è conclusa da un recinto a balaustra in pietra, molto simile a quello del recinto presbiteriale del limitrofo santuario campestre di San Mauro, in agro di Sorgono.

Archeologia

 

Il territorio di Atzara è ricco di siti archeologici che raccontano un passato intriso di storia e fascino.
Fin dall'Eneolitico l'uomo ha lasciato i segni della suo passaggio fra le colline che attorniano l'attuale centro abitato nel cuore del Mandrolisai.
Non distanti dal paese, nella zona di Corongiu Senes, si trovano le domus de janas mentre in località Launisa.

Alla successiva civiltà delle tholoi appartengono i resti di alcune tombe dei giganti e diversi nuraghi che prendono il nome di Abbagadda, su Pisu, Figus, su Nuraghe, Ni' e Crobu, Ligios e Sole 'e Mugadu.